Santa Elisabetta d’Ungheria: Regina, mistica e modello di carità
Elisabetta d’Ungheria nacque nel 1207, in un periodo di grandi cambiamenti e fermenti in Europa. Il Medioevo era in pieno svolgimento, con la Chiesa cattolica che esercitava un’influenza considerevole sulla società.
L’Ungheria, terra natale di Elisabetta, era un regno potente e fiorente, situato al centro dell’Europa. La sua famiglia, la dinastia degli Arpadi, era una delle più importanti del continente.
Elisabetta fin dalla giovane età mostrò una profonda devozione religiosa e una spiccata sensibilità verso i poveri e gli emarginati. Nel 1221, sposò Ludovico IV di Turingia, un matrimonio che combinava interessi politici e spirituali. Elisabetta divenne una regina amata e stimata per la sua pietà, la sua generosità e il suo impegno nella cura dei bisognosi. Nonostante la sua posizione regale, Elisabetta conduceva una vita sobria e austera. Si dedicava con fervore alla preghiera e alla meditazione, e si prodigava in opere di carità verso i poveri, i malati e gli emarginati.
Fondò un ospedale per i lebbrosi e si dedicava personalmente alla loro cura. Distribuiva cibo e vestiario ai bisognosi e visitava regolarmente gli ammalati.
Mistica e terziaria francescana:
Elisabetta era anche una mistica e intratteneva una profonda relazione con Dio. Dopo la morte del marito nel 1227, si consacrò interamente a Dio e divenne terziaria francescana. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in una casa di ritiro, dove si dedicava alla preghiera e alla penitenza.
Elisabetta morì nel 1231 all’età di 24 anni. Fu canonizzata nel 1235 da Papa Gregorio IX. La sua figura è ancora oggi venerata come modello di carità, di fede e di dedizione al prossimo.