Nato come Ferdinando Santamaria a Pontecorvo nel 1883, fin da piccolo Grimoaldo mostrò una profonda devozione alla Madonna e un’attrazione per la preghiera e la penitenza. Entrò giovanissimo nella Congregazione dei Passionisti, assumendo il nome di Grimoaldo della Purificazione.
La sua breve vita fu ricca di esempi di dedizione alla vita religiosa, di umiltà e di amore per la sofferenza. Grimoaldo era un modello di osservanza della regola e di impegno nello studio, sempre pronto ad aiutare i confratelli e a consolare i sofferenti.
Nel 1902, a soli 19 anni, fu colpito da una meningite fulminante che lo portò alla morte. I suoi confratelli, pur nella tristezza, lo consideravano già un santo. La fama di santità di Grimoaldo si diffuse rapidamente e nel 1995 fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II.
La sua memoria liturgica è il 18 novembre, giorno della sua morte. Beato Grimoaldo della Purificazione è un esempio per i giovani, un modello di vita religiosa e un intercessore presso Dio. È sepolto nel Santuario della Madonna delle Grazie a Morolo, in provincia di Frosinone. La sua tomba è meta di pellegrinaggi da parte di fedeli che ne invocano l’intercessione.
