Sant’Antonio Maria Gianelli nacque il 12 aprile 1789 a Cerreta di Genova, Italia, in una famiglia contadina profondamente cristiana. Fin da giovane mostrò un forte spirito religioso e una grande sensibilità verso i bisogni dei più poveri e degli emarginati. Dopo aver ricevuto una solida formazione umanistica e teologica, entrò nel seminario di Genova e fu ordinato sacerdote nel 1812, a soli 23 anni. Da subito si distinse per la sua predicazione appassionata e per il suo impegno pastorale verso i più bisognosi. Nel 1827, fu nominato canonico della cattedrale di Genova, dove continuò a lavorare instancabilmente per la riforma morale e spirituale del clero e del popolo. Nel 1838, fu nominato vescovo di Bobbio, una diocesi che all’epoca versava in uno stato di abbandono spirituale e materiale. Sant’Antonio Maria Gianelli si impegnò immediatamente nella riforma della diocesi, promuovendo la formazione del clero, ristabilendo la disciplina ecclesiastica e rafforzando la vita spirituale dei fedeli. Fondò anche numerose scuole e istituzioni caritative per l’educazione dei giovani e l’assistenza ai poveri. Uno degli aspetti più significativi del suo episcopato fu la fondazione delle Figlie di Maria Santissima dell’Orto, un istituto religioso femminile dedicato all’educazione cristiana delle giovani e all’assistenza agli ammalati e agli anziani. Le suore di questa congregazione si distinsero per il loro zelo apostolico e la loro dedizione ai più bisognosi, seguendo l’esempio di carità e umiltà del loro fondatore. Sant’Antonio Maria Gianelli morì il 7 giugno 1846, all’età di 57 anni, a Piacenza, dopo una breve malattia. La sua morte fu accolta con grande dolore dai fedeli di Bobbio e di Genova, che già lo consideravano un santo per la sua vita di preghiera, sacrificio e servizio disinteressato agli altri. Canonizzato da Papa Pio XII nel 1951, Sant’Antonio Maria Gianelli è venerato come patrono dei vescovi diocesani e dei fondatori di congregazioni religiose. La sua vita e il suo ministero continuano a ispirare i cristiani nel loro impegno per la riforma ecclesiale, l’educazione cristiana e il servizio agli ultimi nella società.
- Centenaro, dipinto nella chiesa parrocchiale Consegna delle armi al vescovo Gianelli durante la missione (1844) da “Un grande vescovo per una piccola diocesi. Sant’Antonio Maria Gianelli” di Salvatore Garofalo Edizioni Paoline