Nato a Roma in una famiglia nobile, Paolino ricevette un’educazione eccellente e divenne monaco nella comunità di Sant’Andrea al Celio. Nel 601, Papa Gregorio Magno lo inviò in Inghilterra come missionario per convertire gli Anglosassoni al cristianesimo.
Paolino giunse in Inghilterra nel 604, unendosi al secondo gruppo di missionari inviati da Papa Gregorio. Si stabilì nel Kent, dove collaborò con il vescovo Agostino nella conversione del re Ethelbert.
Nel 625, Paolino fu consacrato vescovo di York da Giusto, successore di Agostino. Si recò quindi nel regno di Northumbria, dove incontrò il re Edwin. Grazie alla sua predicazione e al suo esempio di vita cristiana, Paolino riuscì a convertire il re e la sua corte al cristianesimo nel 627.
La conversione di re Edwin segnò un punto di svolta nella cristianizzazione dell’Inghilterra. Paolino battezzò il re e molte altre persone nella sorgente del fiume Derwent, un evento simbolico che rappresentò la diffusione del cristianesimo in tutto il regno.
Sotto il regno di Edwin, la Northumbria divenne un importante centro di cultura e fede cristiana. Paolino fondò diverse chiese e monasteri, tra cui la cattedrale di York, e contribuì alla formazione di una classe clericale locale.
Tuttavia, la pace e la prosperità del regno di Northumbria ebbero breve durata. Nel 633, re Edwin fu ucciso in battaglia dal re pagano Penda di Mercia. Paolino, insieme alla regina Etelburga e al figlio del re, fu costretto a fuggire dal regno.
Paolino si rifugiò nel Kent, dove fu nominato vescovo di Rochester. Continuò la sua opera di evangelizzazione e consolidamento della fede cristiana nella regione. Morì a Rochester nel 644 e fu sepolto nella cattedrale della città.
San Paolino è considerato uno dei più importanti missionari cristiani dell’Inghilterra anglosassone. La sua opera di conversione del re Edwin e la sua dedizione alla diffusione del cristianesimo in Northumbria ebbero un impatto profondo sulla storia religiosa del paese.