Data di celebrazione nel calendario romano: 30 Marzo

 




Descrizione festività

Il Sabato Santo è il giorno che conclude il Triduo Pasquale e rappresenta un momento di grande attesa e silenzio nella liturgia cristiana. Collocato tra il Venerdì Santo, in cui si commemora la morte di Gesù sulla croce, e la Domenica di Pasqua, che celebra la sua risurrezione, il Sabato Santo è caratterizzato dal raccoglimento e dalla meditazione sul mistero del sepolcro e della discesa di Cristo agli inferi. Questo giorno non è segnato da celebrazioni liturgiche eucaristiche, perché la Chiesa rimane in uno stato di contemplazione e sospensione, quasi come se fosse in lutto per la morte di Cristo e in attesa della sua risurrezione. Tuttavia, la giornata non è priva di significato; anzi, rappresenta uno dei momenti più densi di riflessione sul mistero pasquale, poiché i fedeli si uniscono simbolicamente alla tomba di Cristo, vivendo un tempo di attesa e speranza.

La tradizione cristiana interpreta il Sabato Santo come il giorno in cui Gesù, dopo la sua morte, discende agli inferi per liberare le anime dei giusti che lo hanno preceduto, un evento conosciuto come la “discesa agli inferi”. Questo atto di Cristo simboleggia la vittoria sulla morte e il potere redentore del suo sacrificio, poiché Egli porta la salvezza anche a coloro che sono morti prima della sua venuta. In questo senso, il Sabato Santo diventa un ponte tra la morte e la vita, un giorno di transizione in cui la Chiesa, pur vivendo il silenzio della tomba, attende con fiducia l’annuncio della risurrezione.

Il Sabato Santo è tradizionalmente segnato da un clima di raccoglimento e di silenzio, poiché non si celebrano messe e le chiese restano spoglie, senza ornamenti e con l’altare spoglio, in continuità con il Venerdì Santo. Durante la giornata, i fedeli sono invitati a riflettere sulla passione e la morte di Cristo, ma soprattutto a vivere l’attesa della sua risurrezione con speranza e fede. In molte tradizioni cristiane, il Sabato Santo è anche il giorno della preghiera silenziosa, spesso accompagnata da momenti di meditazione personale o comunitaria.

L’attesa culmina nella celebrazione della Veglia Pasquale, che si svolge nella notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua. La Veglia Pasquale è considerata la “madre di tutte le veglie”, poiché è la celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico cristiano. Durante questa lunga liturgia, i fedeli passano dall’oscurità alla luce, un simbolo del passaggio dalla morte alla vita, dalla disperazione alla speranza. La celebrazione inizia con la benedizione del fuoco e l’accensione del cero pasquale, che rappresenta Cristo risorto, luce del mondo. Da questo cero vengono accese le candele dei fedeli, un gesto simbolico che esprime la diffusione della luce di Cristo nella vita di ciascun credente.

Durante la Veglia Pasquale si legge una serie di testi biblici che ripercorrono la storia della salvezza, dall’Antico al Nuovo Testamento, culminando con l’annuncio gioioso della risurrezione di Cristo. Al termine della Veglia, si celebra l’Eucaristia pasquale, il primo segno liturgico della risurrezione di Gesù, che segna la fine del Sabato Santo e l’inizio della Domenica di Pasqua.

In molte comunità cristiane, il Sabato Santo è anche il momento in cui si celebrano i battesimi, poiché il sacramento del battesimo è strettamente legato al mistero pasquale di morte e risurrezione. Coloro che ricevono il battesimo in questa notte pasquale vengono immersi nella morte di Cristo per risorgere con Lui a una vita nuova, secondo quanto espresso simbolicamente nel rito battesimale. Per questo motivo, la Veglia Pasquale è anche un momento di grande gioia per tutta la comunità cristiana, che accoglie nuovi membri nella Chiesa.

Il Sabato Santo, pur essendo un giorno di apparente silenzio e attesa, racchiude in sé una profonda spiritualità. È un tempo di riflessione sul mistero della morte e della vita, del peccato e della redenzione, e invita i fedeli a meditare sulla speranza che la risurrezione di Cristo porta al mondo. La giornata rappresenta il cuore del cammino di fede cristiano, poiché attraverso il silenzio e l’attesa si prepara la gioia della risurrezione e della vittoria definitiva di Cristo sulla morte.

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